11/01/2013
CAGLIARI - La delibera, secondo le associazioni, ripropone tutte le negatività del precedente provvedimento.
Con una lettera inviata a Giunta regionale, assessore della Sanità e Commissione consiliare, i Sindacati, assieme alle associazioni che si occupano di disabilità e non autosufficienza, hanno manifestato "aperto dissenso verso le scelte relative ai criteri di accesso alla legge 162". La Giunta regionale ha infatti deliberato a fine dicembre in via definitiva i nuovi criteri per i progetti personalizzati per le persone con disabilità grave.
"Con la tardiva approvazione della delibera regionale sui progetti personalizzati la Giunta ripropone il provvedimento dell'anno precedente, con tutte le negatività da tempo sottolineate dalle organizzazioni delle persone con disabilità", hanno scritto Cgil, Cisl, Uil assieme a Fish-Sardegna onlus (Federazione superamento handicap), Fand-Sardegna onlus (Federazione associazioni disabili), Anmic-Sardegna (Associazione nazionale mutilati e invalidi civili, Uic (Unione italiana ciechi), Aism (associazione sclerosi multipla), Oas (Ordine assistenti sociali), Rp Sardegna (Associazione retinopatici). Secondo sindacati e associazioni sono vari gli aspetti che andrebbero rivisti: "L'ingiustificato ricorso a continue visite mediche, il criterio discriminatorio dell'età e della patologia anzichè della disabilità, l'assenza di distinzione fra servizi e prestazioni di assistenza generica diventata ormai preminente rispetto all'assistenza socio-sanitaria personale". Anche il meccanismo di calcolo del finanziamento appare discutibile perché "un solo punto di differenza può dar luogo a una maggiorazione del contributo di 1.500 euro. Accade persino che, a parità di età, disabilità e patologia, valutazioni differenti diano luogo a finanziamenti diversi". "Nel ribadire un giudizio negativo sul provvedimento deliberato da Giunta e Commissione consiliare - hanno concluso sindacati e associazioni - auspichiamo una maggiore attenzione e l'avvio immediato di un confronto".