15/07/2014
Tra le novità della riforma: nuovi criteri per semplificare il riconoscimento giuridico delle imprese sociali, incentivi fiscali a fronte di una più coerente definizione dell’interesse collettivo, creazione del registro unico degli enti, possibilità di assegnare per fini sociali immobili pubblici inutilizzati o beni mobili e immobili confiscati alla criminalità organizzata, ripristino di un organismo nazionale indipendente per la promozione e il controllo analogo all’Agenzia per il Terzo settore soppressa nel 2012, stabilizzazione del 5 per mille, valorizzazione dell’impegno sociale nella formazione dei giovani (come avviene nel mondo civile).
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