17/02/2015
Dialogo con Enrie Allen ex-Presidente e Amministratore Delegato di “International Center for Missing & Exploited Children": «Un caso del genere si è registrato in Svezia, ma siamo di fronte a un mondo che sta cambiando molto rapidamente». Ecco quello che i genitori non possono non sapere
Presidente, come possiamo mantenere i nostri bambini al sicuro quando navigano in Internet?
Tenere i bambini al sicuro online è molto più difficile, oggi, perché il loro accesso a Internet non avviene solamente dal computer del salotto di casa. Oggi, i bambini vanno in giro con Internet in mano. Sono anche in grado di creare i propri contenuti e condividerli immediatamente. E una volta pubblicato, nulla può più tornare indietro. Essendo connessi con persone in tutto il mondo, i bambini sono più facilmente vittime di sfruttatori virtuali, cyber-bulli, sono più esposti a materiale inappropriato e così via. Secondo gli ultimi dati, il 95% degli adolescenti è online e un terzo di loro è stato vittima di cyberbullismo. Alcuni anni fa abbiamo lanciato una campagna dal titolo: “Pensa prima di postare” (“Think before you post”). Semplicemente, molti bambini non riconoscono i rischi potenziali che derivano dal dare troppe informazioni su di sé. E spesso, comprendono quanto sono vulnerabili quando è troppo tardi.Non esiste comunque un approccio unico in grado di garantire la sicurezza assoluta. Attraverso l’educazione possiamo promuovere la consapevolezza nei ragazzi. Dobbiamo intervenire sulla prevenzione e cambiare le norme, adattandole alla nuova realtà di Internet. E’ fondamentale fornire ai genitori gli strumenti per colmare il “digital divide” generazionale, consentendo così di esercitare un giusto controllo parentale. Ma tutto questo può rivelarsi inutile se non cambiamo profondamente il sistema valoriale della nostra cultura.In questa società noi stiamo rendendo sempre più precocemente sessualizzate le ragazze, e questa è una pratica che sta provocando impoverimento, degradamento e disumanizzazione, soprattutto del ruolo della donna.
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