23/06/2016
La Camera approva la legge sugli educatori. Milena Santerini: «si riconosce finalmente l’importanza dei compiti educativi dedicati alla cura dello sviluppo della persona e il fatto che questa funzione indispensabile debba essere svolta da persone con una precisa competenza professionale». Regolata nel dettaglio la fase transitoria: chi ha 20 anni di servizio avrà immediatamente il titolo professionale, per gli altri servirà un corso intensivo di un anno
Con 263 voti a favore, 2 contrari e 134 astenuti (Sinistra Italiana, Forza Italia, MoVimento 5 Stelle), la Camera ha approvato il testo unificato delle proposte di legge “Disciplina delle professioni di educatore professionale socio-pedagogico, educatore professionale socio-sanitario e pedagogista” (C. 2656-3247-A). «Finalmente viene riconosciuto a 150mila educatori e pedagogisti un ruolo adeguato, valorizzato e qualificato», ha detto la relatrice Milena Santerini (Democrazia Solidale-Centro Democratico). Due le sue sottolineature: «il fatto che si riconosca l’importanza dell’educazione e dei compiti educativi dedicati alla cura dello sviluppo della persona e il fatto che questa funzione indispensabile debba essere svolta da persone con una precisa competenza, frutto di una specifica cultura professionale».
La novità principale della legge infatti è che per svolgere la professione di educatore ci vorrà la laurea. La legge inoltre va a definire gli ambiti di intervento nel campo sociale, sanitario e sociosanitario anche in rapporto ad altre figure professionali (nello specifico gli educatori professionali) e disegna una fase transitoria per gli educatori attualmente in servizio, riconoscendo il valore della loro esperienza.
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