07/08/2014
Se è d’azzardo non è un gioco. Slot machine, videopoker, Gratta e Vinci, Lotto istantaneo, ticket redemption, scommesse on line… un’aggressione continua alla psiche dei più deboli, specie degli anziani, dei bambini, dei disoccupati. È il nuovo oppio dei poveri. Un invito alla alienazione fino all’abbruttimento di se stessi che porta alla disperazione intere famiglie.
La ludopatia è una nuova malattia sociale veicolata dai programmi di intrattenimento della televisione (sono tutti, oramai, un “pacco”) e diffusasi come un virus nelle menti di quanti (tantissimi: 15 milioni di giocatori abituali di cui 700 mila presentano forme di dipendenza patologiche e 2 milioni a rischio) non credono di avere più nulla da chiedere alla loro vita. Metteteci poi uno stato che non disdegna di farci sopra un po’ di cassa e un business da 88 miliardari l’anno (+450 per cento in dieci anni, grazie alla depressione economica!) fatto di licenze, distributori, punti vendita.
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