14/01/2015
È la nuova frontiera del non profit. Si prenda ad esempio la cooperazione internazionale nei Paesi in via di sviluppo, o le associazioni che ricevono donazioni e contributi pubblici, o ancora i servizi delle pubbliche amministrazioni. Come sapere se le azioni intraprese producono un reale cambiamento? E se questo cambiamento rappresenta un beneficio reale per le persone o una determinata comunità? La richiesta di metriche e di dati quantitativi che misurino l’impatto sociale degli interventi nel Terzo settore si sta imponendo a livello internazionale e in Italia è al centro di un acceso dibattito. In Europa chi non sta al passo rischia di rimanere escluso: la Commissione europea ha fissato uno standard per misurare gli impatti di imprese a carattere sociale, che sarà determinante per accedere agli 86 milioni di euro stanziati dal 2014 al 2020 dal nuovo programma
Employment and Social Innovation (EaSI) e agli European Social Entrepreneurship Funds (EuSEF), i fondi dedicati all’impresa sociale.
continua a leggere su avvenire.it