04/02/2016
Il Tribunale dei minori, per come lo conosciamo oggi, presto dovrebbe scomparire. Lo prevede un emendamento approvato in commissione Giustizia alla Camera, firmato dalla presidente Donatella Ferranti, Pd, e inserito nell’ambito della delega al governo per la riforma del processo civile. L’emendamento è stato riformulato e prevede un solo, lungo e dettagliato articolo che sopprime il Tribunale per i minorenni e lo accorpa come sezione specializzata ai Tribunali ordinari, sia distrettuali sia circondariali (provinciali). Lo stesso avverrà per le Procure, che saranno trasferite con personale e nuclei di polizia giudiziaria al seguito. «Evitiamo da subito inutili polemiche – spiega Ferranti – Non si tratta di un’abrogazione secca e basta, ma di un trasferimento che comporterà una valorizzazione attraverso una maggiore specializzazione». Attualmente alcune competenze sono proprie del Tribunale ordinario, altre di quello dei minori: «E’ una separazione che non ha più senso, frutto solo di un aggravio di burocratizzazione». In questa direzione, Ferranti e gli autori della riforma sono stati incoraggiati dalle parole del primo presidente di Cassazione Giovanni Canzio nel discorso di inaugurazione dell’anno giudiziario. Specie nel passaggio in cui si sostiene la necessità di trasferire le competenze sulla giustizia tributaria a sezioni specializzate di Tribunali e Corti d’Appello: «E’ quello che noi vogliamo fare sulla Famiglia – continua Ferranti – Tra l’altro con una tutela maggiore, perché prevediamo una sezione specifica anche in Corte d’Appello, mentre oggi il Tribunale dei minori vale solo per il primo grado».
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